Il massaggio connettivale è un trattamento riflesso che si basa sullo stiramento del tessuto connettivo sottocutaneo nel quale anche il più piccolo movimento causa l’attivazione di un riflesso.
Nasce dall’esperienza personale di una fisioterapista tedesca che ebbe modo di osservare come anomalie della tensione dei tessuti sottocutanei sulla schiena corrispondessero a dei disturbi funzionali degli organi interni secondo una mappa ben precisa. Verificò poi che il trattamento mediante lo stiramento di questi tessuti portava un effetto positivo sull’organo interessato.
E’ dalla prima metà del secolo scorso che si conosce la relazione tra una disfunzione organica e la presenza di tessuti muscolari contratti che possono rimanere ipertonici anche a distanza di tempo dalla “malattia”.
La corrispondenza riflessa tra viscere e una zona ben precisa di tessuto cutaneo e muscolare permette quindi attraverso l’osservazione e la palpazione di individuare un problema viscerale che può essere alla base o comunque alimentare la rigidità, la contrattura, il dolore lamentati dal paziente. Saranno poi ulteriori indagini cliniche e strumentali a confermare il sospetto e a verificare la presenza di una reale patologia o la gravità della disfunzione. Il trattamento delle tensioni permetterà intanto di avere un’influenza positiva sull’organo “disturbato”.
Trova indicazione in numerosi campi:
- Disfunzioni organiche (es: stipsi, amenorrea…)
- Stati residui di patologia organica (es: stomaco dopo cura per ulcera gastrica)
- Disturbi circolatori (abbinato a linfodrenaggio e/o drenaggio venoso)
- Trattamento del dolore
- Disturbi del sonno
Rispetto ad altre tecniche massoterapiche non trova tra le controindicazioni assolute il ciclo mestruale e la gravidanza (i disturbi tipici dell’ultima fase come la sindrome delle gambe senza riposo, l’insonnia, la stitichezza e la lombalgia possono beneficiare del massaggio connettivale, eventualmente abbinato alla reflessologia planatre). Inoltre, dopo la nascita del bambino il trattamento connettivale trova indicazione anche per aiutare eventuali deficit della produzione lattea.
Tiziana Bini, Dott.ssa in Fisioterapia