Plagiocefalia e Brachicefalia

plagiocefalia e brachicefalia

Paziente femmina  M.G. Neonata di 4 mesi

La paziente si presenta con una diagnosi medica del pediatra che riporta “asimmetria cranica”

La mamma ci informa che si era accorta già dal secondo mese di vita che la bimba preferisse girare sempre la testa dallo stesso lato e che aveva notato la parte posteriore del cranio particolarmente piatta. Il pediatra inizialmente l’aveva esortata ad aspettare e vedere se la forma cranica tornasse normale in maniera naturale. Avviene purtroppo l’esatto opposto ovvero che la situazione peggiora. La neonata viene visitata da un altro pediatra che le consiglia di effettuare trattamenti osteopatici.

ANAMNESI

Nata a termine (38 settimana+1).

La mamma mi riferisce che durante la gravidanza non ci sono stati particolari problemi però durante il lungo travaglio dopo diversi tentativi di effettuare un parto “naturale” alla fine la ginecologa ha optato per un taglio cesareo poiché non voleva correre il rischio di sofferenza al nascituro. Sono state effettuate ossitocina e anestesia epidurale. La bimba nasce con un indice di Apgar di 9/10 non riporta ittero né altri segni degni di nota. La bimba non viene allattata al seno perché la mamma dichiara che fin da subito aveva poco latte e quindi si sentiva più tranquilla con una alimentazione fatta con latte artificiale. Nei primi mesi la bimba riporta reflusso gastroesofageo e coliche gassose pertanto cambia diversi tipi di latte. Ad oggi su consiglio del pediatra è già passata ad alimentazione semi liquida (minestrine) per cercare di arginare i suddetti problemi.

OSSERVAZIONE E PALPAZIONE

All’osservazione è evidente il dismorfismo cranico. Che fa subito pensare a una Plagiocefalia posizionale dx associata a una brachicefalia.

Alla palpazione si evidenzia la predetta situazione poiché le strutture craniche interessate sono molto “rigide” per essere un cranio di una neonata.

 

Foto 1 Morfologia cranica alla prima seduta vista dall’alto

 

Foto 2 Morfologia cranica alla prima seduta vista laterale

 

La plagiocefalia è un’anomalia cranica  degli infanti: si ha un appiattimento unilaterale della regione occipito-parietale.

La testa di un infante con plagiocefalia ha la forma di un parallelogramma di tipo romboide. si riconoscono inoltre altre diverse peculiarità, asimmetrie, come: la  posizione delle orecchie, la dimensione degli occhi ecc.
Le cause di plagiocefalia sono numerose; quella più comune è il prolungato appoggio unilaterale della testa sul letto (o sulla culla), nel corso delle notte o dei riposi diurni.
La diagnosi si basa, di solito, con il solo esame obiettivo in maniera alquanto immediata.

Foto 3 

La brachicefalia è un’altra anomalia cranica  degli infanti in cui si ha l’appiattimento posteriore della volta cranica.
In genere, questo appiattimento rende la testa particolarmente ampia, alta e – se la si osserva dall’alto – simile a un trapezio.

Foto 4 

 

Come per la plagiocefalia, le cause sono numerose ma la più comune è la stessa :sicuramente il prolungato appoggio della testa sul letto (o la culla), nel corso della notte e dei riposini diurni.
Salvo casi particolari, per risolversi positivamente queste anomalie necessitano  di trattamenti medici particolari, ma soltanto di semplici accorgimenti, come per esempio: variare la posizione del bambino quando è sveglio, metterlo a dormire su un ripiano leggermente inclinato ecc.

TRATTAMENTO

In prima seduta controllo intanto che le anche e l’osso sacro siano liberi da tensioni.

In seguito si passa al controllo dell’addome per valutare dato il quadro anamnestico residui di “resistenze” a carico dell’apparato gastro-intestinale. Infine passo all’ascolto del cranio per evidenziare al meglio le strutture craniche più sollecitate dal dismorfismo. È ovvio per gli addetti al settore che la struttura più coinvolta sia la sincondrosi interposta fra l’occipite e lo sfenoide, e per questo detta anche sincondrosisfeno-occipitale, cioè l’articolazione posta tra la faccia posteriore del corpo dell’osso sfenoidale (detto corpo dello sfenoide), di forma quadrilatera, e la porzione basilare dell’osso occipitale; chiamata con l’acronimo S.B.S. (SBS)

Detto ciò per prima cosa si va ad armonizzare questa articolazione riportando sul giusto “binario” le due estremità ossee con manovre dolci e indolori nel rispetto del cranio dell bambina. Poi si andranno a valutare e trattare eventualmente altre articolazioni che possono aver subito una modifica dei loro normali rapporti ossei a causa del problema primario. Quindi controllo e tratto le ossa temporali, frontali e l’articolazione tra occipite e la prima vertebra cervicale.

Il trattamento termina con un riallineamento tra occipite e osso sacro.

Durante il trattamento la bimba alterna momenti di pianto e momenti di tranquillità. È del tutto normale e ci tengo sempre a sottolineare che non c’è dolore nel trattamento.

La seconda visita viene fissata a 15gg, la terza a 30gg dalla seconda e la quarta ad altri 30 giorni. Ci sarà bisogno di controlli periodici mensili per lavorare fin quando sarà possibile ogni minimo dismorfismo anche se il risultato appare più che soddisfacente.

In foto l’andamento della situazione morfologica cranica

Foto 5 Seconda seduta vista laterale

Foto 6 Terza seduta vista laterale

Foto 7 Terza seduta vista dall’alto

 

Foto 8 Quarta seduta vista laterale

 

Dott.Emanuele Di Segni, D.O e Fisioterapista