L’ artrosi è il processo di degenerazione, normale espressione dell’invecchiamento dei tessuti articolari che può presentarsi precocemente nelle articolazioni sottoposte a particolari carichi.
Coinvolge in prima istanza la cartilagine che si assottiglia. Questo provoca maggiore sollecitazione anche del tessuto osseo durante i movimenti articolari che risponde intensificando i depositi di calcio. Da qui la formazione degli osteofiti (i “beccucci ossei” visibili in radiografia) che provocano a loro volta sfregamento e infiammazione con conseguente limitazione del movimento e dolore.
Fattori facilitanti il processo sono: l’obesità, sollecitazioni meccaniche e traumatologiche (per esempio in chi pratica sport particolarmente intensi e usuranti), malformazioni, dismorfismi posturali, infiammazioni, osteoporosi (per questo la maggior incidenza nelle donne nell’età post-menopausa).
In Italia soffrono di artrosi circa 4 milioni di individui dopo i quarant’anni con picco d’incidenza dopo i settanta.
La sintomatologia è molto soggettiva e non necessariamente congruente al quadro radiologico. La fisioterapia trova indicazione innanzitutto nella prevenzione e nel rallentamento del processo educando il paziente a un movimento e una ginnastica che mantenga l’articolazione sana, in movimento ma senza eccessive sollecitazioni.
Nelle fasi acute il medico può consigliare dei farmaci a cui è consigliabile comunque affiancare terapie fisioterapiche:
- il massaggio terapeutico per decontrarre i muscoli che se sono ipertonici (“rigidi”) aumentano la limitazione dei movimenti e la percezione del dolore;
- mobilizzazioni assistite per recuperare libertà articolare;
- ginnastica posturale allo scopo di equilibrare il carico;
- ginnastica attiva con una serie di esercizi da ripetere a casa;
- educazione al modo migliore per svolgere le normali attività quotidiane senza stressare ulteriormente strutture già danneggiate.