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Il mal di schiena va in vacanza

mal di schiena in vacanza

Il mal di schiena va in vacanza

Molto spesso la preoccupazione di  chi  soffre di mal di schiena è affrontare una vacanza sia al mare che in montagna con il rischio di aggravare  la situazione e rovinarsi la vacanza stessa.

Vediamo quali accortezze usare per viverla con più serenità, considerando anche gli aspetti “terapeutici” della destinazione scelta.

Il viaggio

Ore e ore di posizione seduta possono essere effettivamente una situazione di stress per una schiena sofferente ma in treno o in aereo è comunque possibile alzarsi spesso e fare quei due passi che scaricano la colonna. Per il tratto cervicale utile attezzarsi con un cuscino da viaggio, ne esistono anche di gonfiabili, facilmente trasportabili in valigia.

Fig. 1 Cuscino per il collo

In automobile è opportuno fare soste almeno ogni due ore e prestare attenzione alla posizione del sedile.

Il soggiorno

Vero che il letto diverso può non essere il massimo per una situazione precaria ma può anche essere l’occasione giusta per provare “consistenza” del materasso diversa e capire in che direzione andare nella scelta di un materasso nuovo .

Discorso valido soprattutto per chi ha già individuato nel dormire delle criticità ma non sa bene se andrebbe meglio un materasso più duro o più morbido del proprio.

Avendone l’opportunità, chi ha problematiche al tratto cervicale farebbe bene a portarsi il proprio cuscino  e comunque c’è sempre possibilità di chiederne uno in più dove si soggiorna.

In città

Nei tour delle città, meglio sacrificare il look perfetto e scegliere una scarpa super comoda per le lunghe camminate e visite che magari richiedono anche molto tempo in piedi fermi. Attenzione alla postura quando ci si siede : facile cedere alla stanchezza ed assumere posizioni solo apparentemente rilassanti. Evitare di portare borse troppo pesanti.

Al mare

Nuotare e camminare in acqua sono attività che si svolgono in scarico della colonna e quindi generalmente idonee, quasi indicate. A seconda della problematica può solo essere sconsigliato uno stile piuttosto che un altro. Una seduta di fisioterapia preventiva può aiutarvi a capire quale preferire per non affaticare ulteriormente curve della colonna vertebrale già alterate.

Preferire il lettino alla sedia sdraio. Da supini tenere le ginocchia flesse o un rialzo (per esempio un asciugamano arrotolato) sotto le ginocchia. Limitare la posizione prona e, nel caso, mettere lo stesso rialzo sotto il collo del piede.

pancia sotto al mare

Fig. 2 “Trucchetto” per stare più comodi proni

In montagna

Contrariamente a quanto molti possono pensare, molto meglio la salita che la discesa sia per la schiena che per gli stress sull’ articolazione del ginocchio. Preferibile quindi conquistare la cima con le proprie gambe ed eventualmente optare per gli impianti per scendere. Se si decide di tornare a valle a piedi, cercare di scegliere la strada più lunga , generalmente meno ripida. Zaino in spalla leggero ma vale la pena portarsi una maglietta di ricambio se ci si accorge di aver sudato salendo.

Ovunque

Evitare il sollievo dell’aria condizionata puntata contro. Dedicare qualche  minuto a qualche semplice esercizio al risveglio e la sera per distendere i muscoli. Anche qui, il fisioterapista avrà saputo suggerirvi gli esercizi più indicati, caso per caso.

Bere sempre molto: in movimento  il corpo produce cataboliti (tossici anche per l’apprato muscolo.scheletrico) che devono essere facilmente eliminati.

Buone vacanze!

Tiziana Bini, Dott.ssa in Fisioterapia