La protesi di ginocchio è un intervento di ricostruzione dell’articolazione necessario quando questa è particolarmente interessata da fenomeni degenerativi tali da invalidare la normale attività del paziente.
Fig.1 Articolazione artrosica e articolazione protesizzata
Può essere completa o monocompartimentale a seconda che sia coinvolta tutta l’articolazione o solo il comparto interno od esterno del ginocchio (evenienza abbastanza probabile in caso di accentuato varismo o valgismo dove il ginocchio è costantemente stressato in maniera diversa nelle sue componenti mediali e laterali). Nel caso di protesi completa viene sostituito l’intero piatto tibiale, entrambi i condili femorali e la rotula. Nel caso di protesi monocompartimentale si salva la rotula e si sostituisce l’emipiatto tibiale e il condilo interessati. Il recupero completo post-operatorio della protesi monocompartimentale prevede tempi leggermente più rapidi ma il protocollo da seguire è molto simile.
Nei primi 15 giorni post-intervento si lavora per arrivare ai 90 gradi di flessione passiva senza richiedere un grosso intervento muscolare. Può essere utile in tal senso ricorrere all’utilizzo di apparecchiatura (Kinetec), quotidianamente. Il lavoro del quadricipite si esegue in modalità isometrica. L’estensione normalmente è pressoché completa da subito, anche aiutata dal lavoro manuale del fisioterapista sui tessuti molli. Anche il carico parziale, con l’aiuto delle canadesi, è consentito molto precocemente.
Entro il mese dall’intervento il fisioterapista continua a mobilizzare l’articolazione senza dimenticare di mantenere la mobilità dell’anca e della caviglia. Si comincia a lavorare con degli esercizi di rinforzo muscolare anche con dei pesi. Si aumenta gradualmente il carico e si mantiene la mobilità con esercizio alla cyclette per almeno 15 minuti al giorno. In circa due mesi e mezzo si torna a svolgere le attività quotidiane normalmente.
Le fasi della riabilitazione sono abbastanza dolorose perché come in tutti i post-operatori i tessuti sono molto irrigiditi per cui è spesso necessario ricorrere all’uso di antinfiammatori (prescritti al medico) e, subito dopo la seduta di fisioterapia, al ghiaccio.