Auricoloterapia

L’auricoloterapia è la stimolazione di precisi punti dell’orecchio esterno per trattare varie affezioni organiche. I principi hanno origine antichissima ma è P. Nogier che in epoca moderna l’ha codificata disegnando una nuova cartografia, rappresentando l’orecchio come un feto rovesciato.

La sua curiosità sull’argomento venne stuzzicata dall’osservazione di alcuni suoi pazienti che provenivano dalla Corsica, dove in caso di sciatalgia dei maniscalchi con dei concetti del tutto empirici, usavano cauterizzare un punto del padiglione auricolare del paziente.

orecchio e feto

Fig 1. Similitudine della forma tra feto e orecchio

La corrispondenza tra l’orecchio e i vari organi del corpo è possibile grazie all’enorme  vascolarizzazione e connessioni neurologiche dell’orecchio. Rientra a pieno titolo nelle reflessoterapie, intese come  tutta quella serie di tecniche che lavorano e stimolano una zona lontana dalla sintomatologia andando però a cercare l’attivazione di un meccanismo riflesso ben preciso.

La mappa dell’auricoloterapia disegna tutto il corpo e vede la rappresentazione anche di alcune funzioni (eliminazione, per esempio), o disfunzioni e patologie (allergie).

strumenti per auricoloterapia

 

Fig.2 Gli strumenti per la ricerca e la stimolazione dei punti da trattare

La stimolazione dei diversi punti può avvenire in diversi modi: il medico può usare degli aghi da agopuntura o dei piccoli aghi da lasciare a fine seduta nell’orecchio del paziente che li vedrà cadere dopo qualche giorno. Il fisioterapista o altro personale sanitario può lavorare con la stimolazione laser, luminosa, con il massaggio da effettuare con strumenti adatti all’uopo, o con l’applicazione di piccoli semi di vaccaria, anche questi da lasciare nell’orecchio del paziente, tenuti da un piccolo cerotto. In questo caso il paziente può, nei giorni seguenti andare a toccare il semino e continuare la stimolazione terapeutica.

La tecnica non ha praticamente controindicazioni, né effetti collaterali e si è dimostrata molto utile nei suoi protocolli contro le forme di dipendenza: tabagismo e sovrappeso.

Tiziana Bini, Dott.ssa in Fisioterapia